Requisiti di accesso, obiettivi e sbocchi

Requisiti di ammissione

Titoli opzionali (a scelta tra i seguenti):
  • [TS] - Titolo straniero
  • [TSS] - Titolo di Scuola Superiore

Obiettivi formativi

Status professionale conferito dal titolo.

Collaboratore archeologo (archeologo III fascia, ex DM 244/2019 MIBACT)
- Strutture periferiche del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e dell’Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana - Regione Sicilia (Soprintendenze, Siti archeologici, Parchi archeologici);
- Enti Locali (Comuni, Province, Regioni) con servizi e attività relative al patrimonio archeologico;
- società e cooperative abilitate all’esecuzione di lavori di scavo e/o ricognizione archeologica.


Tecnico dei musei
- Musei pubblici; collezioni e musei privati.
- Strutture periferiche del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e dell’Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana - Regione Sicilia (Soprintendenze, Siti archeologici, Parchi archeologici).


Perito numismatico
- Musei pubblici; collezioni e musei privati.
- Strutture periferiche del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e dell’Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana - Regione Sicilia (Soprintendenze e Parchi archeologici).


Guida al patrimonio culturale
- Musei ed enti locali;
- società, cooperative e fondazioni che operano nel settore della gestione e valorizzazione del patrimonio archeologico (monumenti e siti, collezioni museali);
- operatori turistici e agenzie di viaggio.

Caratteristiche prova finale.

La prova finale consiste nella discussione pubblica di una dissertazione scritta su un argomento relativo ad uno o più ambiti disciplinari del corso di studio, che lo studente concorderà con il relatore prescelto come guida per la stesura dell’elaborato. Per la presentazione del proprio lavoro alla commissione lo studente si avvarrà, ove lo ritenga opportuno, anche di supporti multimediali.

Conoscenze richieste per l'accesso.

Per l'accesso alla Classe delle Lauree in Beni Culturali è richiesto il possesso di un diploma di scuola secondaria superiore o di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo, nonché la padronanza della lingua italiana parlata e scritta.
Sono altresì richieste adeguate conoscenze iniziali di base in campo geografico, storico e letterario, come espressamente indicato sul sito del Corso di Studio e sul Regolamento didattico. Oltre a queste, sono richieste conoscenze scolastiche di materie scientifiche (fisica e chimica). Gli studenti devono, inoltre, possedere conoscenze della lingua inglese almeno di livello A2.
L’accertamento di queste conoscenze in ingresso avverrà attraverso una prova di verifica (test TOLC-CISIA o equivalenti) obbligatoria, ma non interdittiva all’immatricolazione (ex art. 6, comma 1 del D.M. 270/04) (per la descrizione delle modalità di verifica, vedi Regolamento didattico del Corso di Studio).
Il recupero degli eventuali Obblighi Formativi Aggiuntivi (OFA), assegnati in caso di esito negativo della prova di verifica e puntualmente comunicati agli studenti, sarà attuato attraverso la frequenza obbligatoria a corsi di recupero erogati dal Corso di Studio - con incontri in presenza oppure per via telematica con il docente referente - allo scopo di integrare e consolidare le conoscenze raccomandate in ingresso.
Le indicazioni sulle modalità di recupero delle carenze nella preparazione iniziale sono rese note sul sito del Corso di Studio (vedi Regolamento didattico del Corso di Studio).
Gli eventuali OFA saranno da soddisfare entro il primo anno di corso. In caso di mancato assolvimento degli OFA, lo studente sarà iscritto al primo anno ripetente.

Obiettivi formativi specifici.

Il Corso di Studi mira alla formazione di laureati in grado di operare, a diversi livelli, in tutti i settori di attività che riguardano i beni archeologici, dallo studio e dalla catalogazione alla tutela, alla valorizzazione e alla promozione. Attraverso un bilanciato spettro di insegnamenti e in un’ottica di multidisciplinarietà, il percorso didattico intende fornire una solida preparazione connotata dall’interazione tra le conoscenze di impianto umanistico negli ambiti geografico, storico e letterario ed un’adeguata gamma di competenze specifiche nel campo dei beni archeologici, con particolare attenzione agli aspetti teorici e pratici delle metodologie e delle tecnologie, indispensabili per la formazione richiesta dagli sbocchi occupazionali attuali.
Il percorso formativo è strutturato in tre anni, durante i quali gli insegnamenti sono distribuiti secondo un criterio di periodizzazione cronologica e di omogeneità tematica. Al primo anno sono raggruppati tutti gli insegnamenti di base, che costituiscono il bagaglio essenziale della formazione dello studente: le discipline filologico-letterarie (L-FIL-LET/02, L-FIL-LET/04, L-FIL-LET/10), che trattano tematiche culturali coerenti con gli obiettivi del corso; le discipline storiche (L-ANT/02, L-ANT/03), con focus particolari sull’ambito territoriale di riferimento del corso; le discipline geografiche (M-GGR/01), con una speciale attenzione ai temi dell’ambiente e del paesaggio. Allo stesso anno appartengono anche alcuni insegnamenti caratterizzanti che introducono gli studenti al mondo dell’archeologia: la preistoria e la protostoria del Mediterraneo (L-ANT/01); la storia dell’arte greca (L-ANT/07); le metodologie della ricerca archeologica, in cui sono compresi l’archeologia teorica, le tecniche dello scavo stratigrafico e gli altri aspetti operativi del lavoro sul campo, tra i quali quelli dell’archeologia preventiva (L-ANT/10). Nel secondo anno il percorso è costituito in gran parte da discipline caratterizzanti e affini di ambito strettamente archeologico, riguardanti un ampio arco cronologico compreso tra l’età classica e quella medievale e sempre con uno sguardo particolare rivolto al territorio di riferimento: l’archeologia delle città greche della Sicilia e dell’Italia meridionale (L-ANT/07); la storia dell’arte romana (L-ANT/07); la numismatica antica e medievale (L-ANT/04). A questi si uniscono anche due corsi integrati, sempre di ambito archeologico, innovativi e spiccatamente connotanti il corso: l’uno, che riguarda la topografia e l’archeologia dei paesaggi e degli insediamenti antichi (L-ANT/07, L-ANT/09); l’altro, che propone un focus specifico sugli approcci metodologici più avanzati dell’archeologia e della geologia allo studio della cultura materiale, con un particolare riferimento alla ceramica, che costituisce la categoria di reperti più numerosi che il tempo ci ha lasciato (L-ANT/10, GEO/09). L’offerta formativa del secondo anno è completata dalla storia medievale (M-STO/01) e, infine, da un insegnamento affine di informatica (INF/01), che si collega strettamente alle altre discipline perché intende sviluppare negli studenti le abilità finalizzate all’uso degli strumenti informatici necessari per gestire digitalmente i dati della ricerca sul campo e in laboratorio, oltre che per elaborare progetti di comunicazione nel settore dei beni culturali. Nel terzo anno il percorso formativo prevede gli insegnamenti caratterizzanti di archeologia medievale (L-ANT/08) e di storia dell’arte medievale (L-ART/01), indispensabili alla formazione dello studente sul Medioevo; ma, nello stesso tempo, include anche insegnamenti caratterizzanti di ambiti diversi, che concorrono a fornire la preparazione ad ampio spettro richiesta dal mondo attuale dei beni culturali: un insegnamento che offre le conoscenze fondamentali di carattere giuridico in materia di amministrazione e gestione del patrimonio culturale, nonché sulle istituzioni operanti nel settore, a livello sia nazionale che regionale (IUS/10); un corso integrato, che raggruppa due settori disciplinari (FIS/07, CHIM/12) e fornisce agli studenti le competenze adeguate per essere in grado di rapportarsi con l’ambito delle cosiddette "scienze dure", quali la fisica e la chimica, applicate alla ricerca archeologica sul terreno e allo studio dei reperti. Il Corso consentirà, infine, l’acquisizione di importanti esperienze formative sul campo, con l’obiettivo di trasmettere agli studenti specifiche competenze ("saper fare") utili all’inserimento nel mondo del lavoro, proponendo loro laboratori (di ceramica, di disegno e di rilievo, GIS, antropologia fisica, ecc.), tirocini (attività di scavo, ricognizioni territoriali, catalogazione, ecc.) e stages presso imprese ed enti pubblici e privati (Soprintendenze, Musei e Parchi archeologici, Enti locali, società private e cooperative che operano nel settore).

Descrittori di Dublino: I - Conoscenza e capacità di comprensione

I laureati del Corso di Studio possiederanno conoscenze di base dei processi storico-culturali relativi all’Antichità e al Medioevo, con particolare riferimento alla storia dei fenomeni insediativi, della cultura materiale e delle manifestazioni artistiche nel loro contesto politico-economico e geografico-ambientale; saranno inoltre in grado di comprendere i fattori e le dinamiche principali di trasformazione del paesaggio storico. Avranno una conoscenza adeguata delle metodologie della ricerca documentaria e dei metodi e strumenti della ricerca archeologica e topografica; acquisiranno inoltre la capacità di comprendere le tecniche utilizzate per realizzare manufatti e monumenti storici, sulla base di una conoscenza generale della geologia e delle principali procedure delle scienze chimico-fisiche applicate alla caratterizzazione e alla diagnosi in campo archeologico. I laureati matureranno anche una piena comprensione dei principi e delle norme legislative che regolano l’individuazione, la tutela e la valorizzazione dei beni culturali, con particolare attenzione alla disciplina in materia di beni archeologici.
I risultati attesi verranno conseguiti attraverso la frequenza alle lezioni frontali, che saranno integrate da seminari, conferenze e approfondimenti specifici, con una particolare attenzione agli sviluppi più recenti delle conoscenze e delle metodologie in campo archeologico. Una parte fondamentale nell’apprendimento dei metodi e degli strumenti di indagine sarà assegnata alle attività di laboratorio, alle esercitazioni e ai tirocini formativi. La qualità dell’apprendimento sarà valutata, per le singole discipline, mediante gli esami di profitto ed eventualmente verifiche in itinere e mediante prove di idoneità a conclusione delle attività di laboratorio e di tirocinio. La preparazione complessiva sarà ulteriormente verificata al termine del percorso di studi tramite la stesura dell'elaborato finale.

II - Capacità di applicare conoscenza e comprensione

I laureati del Corso di Studio possiederanno le seguenti competenze:
- applicare le conoscenze acquisite per identificare, documentare e classificare manufatti e monumenti archeologici nell’ambito di attività di catalogazione che il laureato potrà svolgere presso enti pubblici e privati;
- utilizzare le proprie conoscenze e i metodi della ricerca storica per collocare manufatti e monumenti nel contesto storico-culturale di riferimento;
- avvalersi in maniera autonoma degli strumenti e dei metodi dello scavo archeologico e della ricognizione territoriale e, pertanto, collaborare alle attività sul terreno nei diversi ambiti della ricerca archeologica e topografica, dalle indagini programmate agli interventi a carattere d’urgenza, all’archeologia preventiva;
- collaborare alle funzioni organizzative e scientifiche all’interno di attività culturali, quali allestimenti museali, mostre, convegni, seminari, etc.;
- trasmettere le conoscenze acquisite nell’ambito di iniziative didattiche volte alla divulgazione e valorizzazione del patrimonio culturale.
Il possesso delle suddette capacità sarà accertato tramite gli esami di profitto, per quanto attiene agli aspetti teorici, e tramite relazioni e/o verifiche finali di convalida delle esperienze di seminari, laboratori e tirocini per quanto riguarda gli aspetti pratici e applicativi.

III - Autonomia di giudizio

Al termine del Corso di Studi il laureato maturerà una capacità di giudizio critico che gli consentirà di operare scelte personali sia in merito a questioni teoriche, sia nell’ambito delle attività pratiche che sarà chiamato a svolgere. In particolare, saprà comprendere e valutare le differenze tra metodi, punti di vista e percorsi conoscitivi che portano alla formazione di posizioni diverse rispetto a temi e problemi della ricerca storica. Sarà inoltre in grado di vagliare e mettere in relazione tra loro i dati acquisiti in ambiti disciplinari diversi per pervenire autonomamente ad una corretta contestualizzazione del bene culturale. Negli ambiti professionali in cui opererà, il laureato avrà la capacità di individuare, sulla base di una valutazione autonoma, gli strumenti e le strategie operative di volta in volta più idonei alla soluzione di problemi scientifici e/o organizzativi.
Lo sviluppo di una capacità di riflessione critica da parte dello studente riguardo ai contenuti e ai metodi dei singoli ambiti disciplinari sarà costantemente perseguito sia mediante le lezioni frontali sia nelle attività laboratoriali e di tirocinio e sarà man mano verificato attraverso la valutazione della capacità di discussione con i singoli docenti durante le prove d'esame. L'acquisizione di un’adeguata autonomia di giudizio sarà infine accertata nel corso della stesura dell’elaborato finale.

IV - Abilità comunicative

I laureati saranno in grado di redigere correttamente i testi relativi alla documentazione delle attività archeologiche sul terreno (diari di scavo e di ricognizione; schede di US e di UT) e alla catalogazione (schede di catalogo dell’ICCD). Sapranno comunicare in lingua italiana, in forma orale e scritta, appropriatamente e avvalendosi della terminologia tecnica propria del settore dei beni culturali e dei beni archeologici in particolare; per quanto concerne sia la preparazione di testi che l’illustrazione di contenuti, avranno la capacità di calibrare la comunicazione a seconda che essa sia destinata ad interlocutori esperti o a un pubblico di non addetti ai lavori. Possiederanno conoscenze linguistiche certificate per comunicare correntemente anche in lingua inglese. Saranno inoltre in grado di trasmettere informazioni avvalendosi delle potenzialità dei principali mezzi di comunicazione multimediale. Tali capacità saranno acquisite attraverso esperienze specifiche previste all’interno delle lezioni frontali e mediante la partecipazione attiva a seminari e dibattiti; saranno quindi verificate durante gli esami di profitto e attraverso la presentazione dell’elaborato finale.

Lingua/e ufficiali di insegnamento e di accertamento della preparazione.

ITALIANO

V - Capacità di apprendimento

Al termine del triennio, i laureati del Corso di Studio avranno sviluppato la capacità di organizzare, implementare e aggiornare anche in maniera autonoma le conoscenze acquisite, svolgendo attività di documentazione e di ricerca bibliografica sia nelle modalità tradizionali che tramite l’accesso a banche dati informatizzate e alle risorse del Web. Avranno maturato una maggiore consapevolezza complessiva delle aree disciplinari proprie del Corso di Studio e una capacità di affrontare proficuamente temi più complessi e ambiti più specialistici, che consentirà loro di accedere, eventualmente, ai livelli superiori della formazione. L’acquisizione di adeguate capacità di apprendimento sarà verificata durante la stesura e la discussione dell’elaborato finale.

Competenze associate alla funzione.

Collaboratore archeologo (archeologo III fascia, ex DM 244/2019 MIBACT)
- capacità di svolgere attività di scavo archeologico sotto la guida del direttore scientifico e di redigere la relativa documentazione di schede, grafica e fotografica;
- capacità di svolgere attività di ricognizione topografica sotto la guida del direttore scientifico e di redigere la relativa documentazione di schede, grafica e fotografica;
- capacità di identificare, classificare e documentare reperti archeologici;
- capacità di eseguire rilievi manuali e strumentali di monumenti e aree archeologiche.


Tecnico dei musei
Classificazione di reperti archeologici e numismatici; sistemazione degli oggetti all’interno di vetrine e allestimento del percorso espositivo; redazione di testi illustrativi e pannelli didattici.

Perito numismatico
Capacità di identificare e catalogare reperti numismatici.

Guida al patrimonio culturale
- capacità di esporre in forma divulgativa ma scientificamente qualificata i caratteri storico-archeologici di un sito, di un territorio o di una esposizione museale.
- capacità di ideare itinerari turistici per la fruizione del patrimonio archeologico.

Funzione in contesto di lavoro.

Collaboratore archeologo (archeologo III fascia, ex DM 244/2019 MIBACT)
Collaboratore tecnico-scientifico nello scavo archeologico e nella ricognizione topografica.

Tecnico dei musei
Collaborazione all’allestimento di esposizioni temporanee e permanenti di reperti archeologici; collaborazione all'organizzazione di eventi culturali su tematiche relative ai beni archeologici.

Perito numismatico
Stima dell’autenticità di monete antiche da collezione pubblica o privata e attribuzione del valore commerciale.

Guida al patrimonio culturale
Conduzione di visite didattiche presso strutture museali, siti e monumenti archeologici e nell’ambito di itinerari turistici.